Buongiorno, miei balbettanti, siete pronti a fare un viaggio insolito insieme a me e alle altre partecipanti di questo Blog tour?
Se vi dico “Nel mezzo del cammin di nostra vita…” che cosa vi ricorda? Sono sicura che nella vostra mente è riemerso il ricordo delle scuole superiori quando il vostro compagno durante l’interrogazione di letteratura italiana cercava in tutti i modi di aiutarvi, o quando intenti nella lettura di questi versi si pensava a cosa si fosse fumato l’autore… Ammettiamolo: tutti almeno una volta ci siamo fatti questa domanda e quante risate sono susseguite nel periodo più bello della nostra gioventù.
Questo incipit ci ricorderà sempre la scuola, ma prima ancora, come sappiamo e come ci è stato ripetuto milioni di volte da quella antipatica della professoressa, è l’inizio di uno, anzi del capolavoro indiscusso della letteratura italiana, che porta il nome di “Divina Commedia” scritto dal padre della lingua italiana Dante Alighieri che nel corso della sua vita si è distinto in vari ambiti tra cui la letteratura e la politica.
Composta tra il 1304 e il 1321, quest’opera è stata oggetto di diverse edizioni che si sono susseguite negli anni e che hanno fatto emergere la curiosità in tutti i lettori, usciti da scuola, circa il suo contenuto.
Oggi con questa presentazione diamo inizio al Blog tour dedicato a “Inferno” e precisamente all’edizione che è stata realizzata dalla casa editrice Mondadori e che ha visto la luce il 19 Maggio 2020 e che potete trovare in tutte le librerie e store online.
Vi domanderete: “Che cosa rende questa edizione realizzata dalla Mondadori diversa dalle altre già viste in libreria?” Sono qui per raccontarvi questo libro: chiudete gli occhi, seguite le mie parole e innamoratevi di questo libro che vi assicuro merita di avere un posto d’onore nella vostra libreria.
Siete in libreria e tra tutti i romanzi con le copertine colorate, armoniose e che vi suscitano curiosità emerge lui: Inferno di Dante Alighieri. Il vostro primo pensiero è quello di scartare questo libro, ormai è una storia sentita e risentita, che non è più di moda, come se quest’opera lo sia mai stata… Lo prendete in mano, così tanto per soddisfare la vostra curiosità: la vostra reazione lascia di sasso anche voi, siete sorpresi e increduli da quanto questa edizione sia non solo bellissima esteticamente ma presenti anche una struttura delineata che traspare agli occhi del lettore.
Come si presenta la struttura esterna?
Al primo sguardo questa edizione che rientra tra i Draghi, collana della Oscar Vault, si presenta leggermente più alto rispetto ai suoi simili e questo fattore pu essere interpretato in diversi modi: per esempio come sinonimo di grandezza, così da esaltare l’importanza che l’opera ha ancora oggi non solo nel contesto letterale ma anche nel contesto sociale.
Un’altra scelta che possiamo definire inusuale, rispetto a quella degli altri Draghi, è quella di creare una versione in copertina flessibile che risulta più maneggevole e quindi di più facile consultazione. Questo fattore porta a distinguere questa edizione più recente rispetto a quella creata da Libri Mondadori nel 2018 e che si presenta, appunto, in copertina rigida.
Oltre questi elementi puramente strutturali, ci che emerge subito all’occhio del lettore è la scelta della casa editrice di rappresentare i due protagonisti dell’opera, lo stesso autore e la sua guida Virgilio, attraverso una bellissima illustrazione a colori creata da Gabriele Dell’Otto, talentoso disegnatore che ha saputo attraverso le parole di Franco Nembrini, che si occupa del commento dell’intera opera, creare delle tavole che verranno scoperte riga dopo riga all’interno del libro.
La copertina ruvida e opaca che conferisce al lettore la sensazione di toccare con mano l’illustrazione del disegnatore viene smorzata dalla scelta di creare una parte sottostante che risulta nera e lucida e che dà la sensazione di voler incorporare il titolo dell’opera scritta con un carattere semplice e in stampatello maiuscolo, che rende il titolo non solo visibile ma sinonimo di maestosità.
Anche altre parti scritte e inserite nella copertina sono create con rigor di logica: il nome dell’autore e di coloro che hanno collaborato alla realizzazione di quest’opera sono percepibili al tatto in modo chiaro in quanto risultano in rilievo e da un punto di vista visivo si presentano in colore bianco e lucido, quasi a voler uscire da quell’oscurità propria dell’illustrazione.
La stessa attenzione rivolta alla copertina frontale viene garantita al retro dell’opera che riproduce, ancora una volta, una delle illustrazioni del disegnatore che rappresenta un momento di sconforto da parte di Dante che viene supportato dalla mano amica di Virgilio, che durante questo viaggio lo sostiene e guida. Ad accompagnare questa immagine vi è una celebre frase che rimarca quel senso di strazio che si percepisce visivamente.
Infine vi parlo della costina che potrebbe sembrare un elemento marginale, ma non lo è: si presenta, rispetto al resto del libro, più rigida e questo conferisce anche una maggiore stabilità all’opera che risulta corposa, nelle sue quasi 700 pagine.
Ancora una volta viene richiamata la scritta INFERNO che rispetto alla copertina frontale risulta lucida e richiama il motivo delle fiamme e quindi un alternarsi di colori nelle tonalità rosso-giallo. Immancabile nella parte inferiore della costina il celebre simbolo delle edizioni Oscar Mondadori che viene rappresentato in modo classico, ma elegante.
È arrivato il momento di aprire il libro…
Questa edizione si caratterizza non solo per la sua straordinaria estetica, che sicuramente traspare immediatamente agli occhi del lettore, ma anche per il suo contenuto che è stato elaborato da un trio di professionisti già conosciuti nell’edizione del 2018: Franco Nembrini, che ha dedicato la sua attenzione e ha portato alla luce la sua conoscenza di Dante e della sua opera attraverso il commento che si vede al fianco della cantica, Gabriele Dell’Otto, che è riuscito ha trasformare le parole dell’autore in vere e proprie opere d’arte, e, infine, Alessandro D’Avenia, autore contemporaneo, conosciuto in ambito letterale, che ha dato avvio a questa edizione attraverso un’accurata prefazione.
Alessandro D’Avenia, noto autore di romanzi quali “Bianca come il latte, rossa come il sangue” o il più recente “Ogni storia è una storia d’amore”, apre l’opera con una presentazione a Dante che si intitola “Non leggete Dante, lasciatevi leggere da lui”: si tratta di un invito a aprirsi a Dante e al suo viaggio, come se si accompagnasse lo stesso autore nel percorso che egli compie. In realtà all’interno della prefazione lo stesso D’Avenia spiega e analizza quello che è l’intento di Dante nello scrivere quest’opera: la ricerca di Pace.
Tutta l’analisi di D’Avenia si concentra su questo concetto e come Dante, in seguito al suo esilio e alla privazione della sua vita a Firenze, si trovi in una condizione di smarrimento che può essere soddisfastta esclusivamente dalla ricerca di pace interiore che sono fondamentali per poter sopravvivere all’interno di una società e quindi nel mondo esterno. La pace interiore che lo stesso autore cerca disperatamente trova la soluzione nell’incontro con Dio: inizia così il suo viaggio tormentato, difficile, carico di pericoli e paure che lo porterà alla ricerca di sé stesso e della sua personale pace interiore.
“Dante ha viaggiato nell’aldilà senza muoversi di un centimetro: tutto è accaduto dentro l’abisso della sua anima”
Proseguendo nello sfogliare le pagine di questo libro possiamo notare come l’editore ha preso coscienza di quanto sia fondamentale, in una fase precedente alla lettura e analisi dell’opera, conoscere la vita di Dante attraverso un’accurata biografia e conoscere il contesto storico ove Dante non solo è vissuto ma ha costruito l’intera opera.
L’editore, però, non si accontenta e decide di inserire, al fine di facilitare e quindi dare tutti gli strumenti di lettura al lettore che si approccia all’opera, un’ampia analisi del “romanzo” scritto dallo stesso Dante probabilmente tra il 1292 e il 1293 (anche se i critici sostengono sia stato scritto intorno al 1300 e non oltre) ovvero “Vita Nova” ove si esalta l’amore dell’autore nei confronti di Beatrice, che sappiamo essere la sua compagna di viaggio all’interni del Paradiso, in sostituzione di Virgilio.
Iniziamo il viaggio verso l’opera…
Il viaggio di Dante nel libro è avviato dal commento di Franco Nembrini. Classe 1955, insegnante, saggista e pedagogista italiano, Franco Nembrini ha dato a
quest’opera un grande contributo che rimembra in ogni parola utilizzata per spiegare ma soprattutto far amare al lettore una delle opere più importanti della letteratura italiana e non solo.
Ogni canto viene introdotto dallo stesso Nembrini con parole che ne spiegano il contenuto e quindi possiamo considerarlo un vero e proprio preludio alla cantica, che poi successivamente verrà esposta con un ulteriore commento verso per verso.
Fondamentale è l’aspetto del commento a cura di Franco Nembrini che riesce a far emergere la sua approfondita conoscenza di Dante e della sua opera.
Ad accompagnare le parole di Nembrini vi è il talento artistico di Gabriele Dell’Otto che mediante le sue illustrazioni darà a quest’opera quel qualcosa in più che non si è visto in edizioni precedenti. L’editore vuole associare le parole all’illustrazione e non poteva scegliere un illustratore migliore di Dell’Otto, che attraverso le sue tavole, considerate dallo stesso Nembrini delle vere e proprie opere d’arte.
Lo scopo di un edizione illustrata è quella di garantire al lettore non solo di immergersi nella lettura dei versi, ma di vedere con i propri occhi ci che accade, in forma illustrata, nel viaggio intrapreso dall’autore in compagnia di Virgilio, suo amico e guida.
Questo elemento conferisce a questa edizione, unica nel suo genere, di rendere ancora più attuale l’opera di Dante e perché no anche molto più dinamica rispetto a quanto si pensa. Le tavole inserite sono estremamente dettagliate e a primo impatto il lettore non pu che rimanere scioccato, in senso positivo, per l’estrema bellezza e per l’armonia dei colori.
Ultimo elemento che troviamo proprio alla conclusione dell’opera è una mappa dell’Inferno dantesco che viene disegnata e spiegata in modo semplice in modo da rendere la consultazione accessibile a tutti coloro che attraverso le parole di Dante hanno già intrapreso questo viaggio. La scelta di porre tale elemento alla fine del libro potrebbe essere spiegata in questo modo: prima ancora di vedere la mappa dell’Inferno dantesco, il lettore deve intraprendere il viaggio introspettivo che l’autore compie attraverso i suoi versi e le immagini che lo accompagnano. La sensazione del lettore sarà quello di aver completato il percorso verso gli Inferi insieme allo stesso autore.
… giungiamo al termine.
Perché acquistare questa edizione? Se la descrizione appena esposta non vi ha convinti allora vi consiglio di seguire le vostre sensazioni e chiedervi: “Sono pronto a intraprendere questo viaggio insieme a Dante?” Solo voi, scavando dentro il vostro animo, potete darvi una risposta.
Io posso solo dirti, mio lettore, che se sei arrivato alla conclusione di questa presentazione forse un primo passo verso l’acquisto di quest’opera l’hai già compiuto.
Un'edizione straordinaria, dinamica ma soprattutto diversa da qualsiasi altra che sia stata creata dalle case editrici di tutto il mondo.
Io e le altre ragazze che partecipano a questo Blog tour vi aspettiamo da domani per percorrere insieme a voi questo viaggio tra le fiamme dell’Inferno, in compagnia di Dante e dei suoi peccatori…
Vi aspetto il 19 settembre per scoprire che cosa accade nel canto VII - nel cerchio degli avari e dei prodighi, il quarto - e per leggere il mio approfondimento in merito.
Vi lascio alcuni link utili e vi saluto ;)
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