Miei balbettanti, oggi vi parlo di una lettura molto molto molto recente che non è legata a nessun evento, ma a cui tengo davvero tanto!
Con il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport, come sicuramente sapete già, è possibile acquistare una serie di graphic novel italiane e la prima uscita era dedicata prorpio a quest’opera e io non potevo lasciarmela sfuggire!
TRAMA
Quando l’ultimo pezzo della sua infanzia se ne va, Zerocalcare scopre cose sulla propria famiglia che non aveva mai neanche lontanamente sospettato. Diviso tra il rassicurante torpore dell’innocenza giovanile e l’incapacità di sfuggire al controllo sempre più opprimente della società, dovrà capire da dove viene veramente, prima di rendersi conto di dove sta andando.
A metà tra fatti realmente accaduti e invenzione, Dimentica il mio nome è un piccolo gioiello narrativo, la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, di un talento puro e innegabile.
Da Zerocalcare non mi sarei mai aspettata qualcosa di banale o anche solo mediocre, però devo ammettere che questa graphic novel ha superato abbondantemente le mie già alte aspettative.
Non so se abbiate mai letto qualcosa di Zerocalcare, ma lui ha questa capacità di parlare seriamente e allo stesso tempo far sorridere o addirittura ridere, di trattare temi importanti inserendo episodi di situazioni divertenti che a nessuno verrebbe in mente di collegare, ma che, in realtà, sono perfettamente coerenti.
Tuttavia, la cosa che più mi piace di Zerocalcare e che è particolarmente palpabile in questo libro è il raccontare una storia vera, reale attraverso personaggi ed espedienti che fanno pensare a un fantasy: animali che parlano, un amico immaginario con le sembianze di un armadillo, genitori, parenti e amici rappresentati come animali e tutti si comportano rimanendo fedeli sia alla natura umana che a quella animale e, allora, specialmente nella seconda metà di questa storia, ti chiedi dove termina la biografia e inizia la fantasia, quali delle cose raccontate siano vere, quali inventate e quali semplicemente rappresentate in maniera allegorica, senza perdere mai l’interesse e la curiosità, anzi, arrivando a bramare la soluzione a questo mistero familiare dai sapori nostalgici e commoventi.
Se, poi, dobbiamo parlare dei disegni, che ve lo dico a fare? Zerocalcare è sempre sorprendentemente minuzioso, con personaggi buffi, ma verosimili e con ambientazioni mozzafiato (ce n’è una architettonica - niente spoiler - che mi ha fatta letteralmente sbavare!)... un talento unico di cui l’Italia non può fare altro che andarne fiera.
”Dimentica il mio nome” tratta il tema del lutto e del rimpian
Qui sotto vi lascio un po' di cosine che vi saranno utili: i link per visitare le mie pagine YouTube, Etsy e Instagram e una foto per vedere quali altri profili hanno partecipato a questo #ReviewParty organizzato da eynyspaolinibooks e lalibreriadiyely... Alla prossima balbettata!
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