top of page
IMG_7036.PNG

Babbling
Babook

Per balbettanti bibliofili babbuini.

Benvenuto su Babbling Babook, un blog unico nel suo genere pronto per essere scoperto.
Babbling Babook non si compone solo di recensioni di libri, ma di tanto altro, pronto per entrare nella mia testa?
Inviami una mail per collaborare con me o semplicemente per chiedermi qualche informazione o raccontarmi della tua vita, visita la pagina Instagram, dà un'occhiata al negozio, leggi i miei articoli e iscriviti alla newsletter: il mondo di Babbling Babook è alla portata di un click!

Home: Benvenuto
Home: Blog2

Iscriviti

Home: Iscriviti

Contattami!

Grazie per l'interesse dimostrato in Babbling Babook. Per maggiori informazioni, non esitare a contattarmi, ti risponderò appena possibile!

  • instagram
Home: Contatti
  • Immagine del redattoreBabbling Babook

"Le indagini del Marlow Murder Club": una nuova saga dalla penna di Robert Thorogood


Judith Potts ha settantasette anni ed è beatamente felice. Vive da sola in una villa un po' dimessa appena fuori Marlow, non c'è nessun uomo nella sua vita che le dica cosa fare o quanto whisky bere, e per tenersi occupata crea i cruciverba per i giornali nazionali. Una sera, mentre nuota nel Tamigi, è testimone di un brutale omicidio. La polizia locale non crede alla sua storia, così decide di investigare da sé, e ben presto a questa missione si uniscono Suzie, una dog-sitter dal cuore puro, e Becks, la sobria e composta moglie del parroco. Insieme sono il Marlow Murder Club. Quando un altro cadavere viene ritrovato, si rendono conto di avere per le mani un vero e proprio serial killer. E l'enigma che volevano risolvere diventa una trappola da cui potrebbero non trovare via d'uscita...


Miei balbettanti, è sempre un piacere tornare a scrivere su questo blog e questa volta lo faccio in occasione del review party organizzato dal blog Gli Occhi del Lupo per la nuova uscita targata TimeCrime (Fanucci Editore) "Le indagini del Marlow Murder Club" di Robert Thorogood.


Come mi accade sempre quando mi trovo davanti a un romanzo giallo, anche questa volta l'amore per questo genere letterario è direttamente proporzionale alla difficoltà che ho nel recensirlo senza dare troppe informazioni che potrebbero rovinarne la lettura; quando si parla di un giallo, bisogna far attenzione a ogni singola parola che viene detta perché proprio quella parola potrebbe rivelarsi di troppo e anticipare un passaggio che il futuro lettore avrebbe preferito godersi più liberamente.

Perché questa premessa? Per dirvi che farò molta attenzione a ciò che scriverò e cercherò di dire lo stretto indispensabile per rendervi chiaro il mio parere.


Detto ciò, cominciamo a parlare di questo nuovo romanzo!


Avrei voluto suddividere la recensione per punti, parlandovi separatamente di trama, personaggi, stile, ritmo, eccetera eccetera, ma credo che in questo caso sia difficile scindere in maniera netta tutti gli elementi e allo stesso tempo non inciampare in ripetizioni, riferimenti, collegamenti...

Partiamo quindi col dire che questo libro è innanzitutto coerente, coeso.

Mi spiego peggio.

Si può leggere un modus operandi in ognuno degli aspetti che ho prima elencato, dal modo in cui viene articolata e sviscerata la trama al modo in cui vengono presentati i personaggi fino allo stile di scrittura in sé: all'inizio del racconto, ma anche ogni volta che veniva presentato un nuovo personaggio, mi sembrava di venire catapultata in una realtà un po' sui generis; se da un lato Marlow potrebbe essere una cittadina qualunque e Judith, Suzie, Becks, Fred, Liz e tutti gli altri potrebbero essere degli abitanti qualunque, delle persone che potremmo incontrare nella nostra vita di tutti i giorni, dall'altro lato tutto è circondato da un'aura di stravaganza che traspare non tanto dalle descrizioni o dalla narrazione in sé quanto dai dialoghi, che nelle prime pagine mi sono apparsi quasi surreali. Allo stesso modo, dal punto di vista della trama, tutto comincia da una strana e inspiegabile morte, alla quale se ne aggiunge un'altra altrettanto inaspettata, sospettati imprevedibili nelle loro risposte, prove enigmatiche, tutto dà l'impressione di appartenere a una storia scritta... e allora voi vi chiederete: "Beh, qual è il problema?" perché, alla fine, è di una storia scritta che stiamo parlando, no? Solo che io sono abituata a entrare nei mondi che vengono descritti nei libri e assistere da spettatrice esterna mi ha un po' destabilizzata...

Fino a quando...

Fino a quando tutto è diventato gradualmente normale per me: i personaggi non mi si sono presentati più come tali, bensì come persone, persone un po' particolari, sì, ma che avevo imparato a capire e conoscere nel primo centinaio di pagine; i luoghi di Marlow sono diventati abituali; indagare è diventato un atto spontaneo e consapevole.

Certo, forse i dialoghi hanno continuato a essere un po' influenzati dallo stile da sceneggiatore che l'autore sicuramente si ritrova per deformazione professionale (avete mai visto la serie tv "Delitti in Paradiso"? Thorogood ne è l'autore!), ma a un certo punto non ci ho dato più tanto peso, soprattutto perché la storia mi ha presa a tal punto che tutto il resto è passato quasi in secondo piano, fino a che non sono arrivata al finale e tutti i pezzi si sono congiunti e il cerchio si è chiuso.


Insomma, un bel viaggio proprio come speravo e come un po' mi aspettavo dalla trama e dalla campagna pubblicitaria che era stata fatta.

Paragonare un autore contemporaneo ad Agatha Christie è una grande responsabilità, una scommessa che in molti potrebbero giudicare azzardata, ma mi sento di affermare con una certa soddisfazione che un po' di Christie e della sua Miss Marple sono presenti tra queste pagine e non sotto forma di plagio o pallida imitazione... piuttosto come un omaggio, un omaggio ben riuscito.


Prima di salutarvi e lasciarvi ai soliti link utili, ringrazio ancora una volta Gli Occhi del Lupo e la Fanucci Editore per questa possibilità, nella speranza di poter lavorare ancora insieme!

Alla prossima balbettata!



9 visualizzazioni0 commenti
bottom of page