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"L'Inferno spiegato male": la comicità di Francesco Muzzopappa e le illustrazioni di Daw conquistano


Avrai sentito parlare anche tu del famoso viaggio di Dante all’Inferno: la Selva Oscura, le tre fiere, Virgilio; e poi ancora Cerbero, Caronte e la lunga lista di guest star che il Sommo Vate conosce lungo il cammino fino all’incontro con Lucifero. Ma sei sicuro che durante il tragitto non sia successo altro? SICURO SICURO?

Tuffati tra le pagine di questo libro e scivola lungo Cerchi, Gironi e Bolge tra enigmi da risolvere, scelte da compiere e storie parallele che vedono Dante e Virgilio deragliare spesso dalla strada principale verso incontri bizzarri e incursioni inaspettate.

Diavoli dagli occhi di brace, rocce aguzze, anime tormentate e una serie di sfortunati ma spassosi eventi ti aspettano in un’avventura disseminata di scoppiettanti trovate e fulminanti vignette a fumetti per giocare con i personaggi e la storia della prima cantica della Divina Commedia.

Anche perché, diciamocela tutta: va bene parlare con i morti, va bene al limite anche fare amicizia con centinaia di migliaia di dannati, ma se non ci si diverte un po’, che viaggio è?

Al ritorno, come minimo si cambia agenzia viaggi.

Nonostante il titolo prometta l’esatto contrario, qui l’Inferno di Dante è spiegato bene e con cura, con specchietti informativi che approfondiscono gli argomenti e umorismo a go go (ah ah). Un modo divertente per conoscere la prima cantica della Divina Commedia lontano dalla noia.

Balbettanti, ricordate che anno è questo? Sì, il 2021, lo so, ma non intendevo quale anno, bensì che anno.

Vi starete chiedendo cosa stia succedendo nella mia testolina, ma voi non fateci caso, è normale diventare un po' matti dopo aver letto "L'Inferno spiegato male"... ovviamente matti in senso positivo, eh!


(credo)


Questo è l'anno del 700° anniversario della morte del sommo Dante Alighieri!

Certo, per lui non dev'essere la più bella delle ricorrenze (non sarebbe più carino ricordare la nascita di una persona e non la morte? Chissà!), però per noi equivale a un bagaglio di grandissime opportunità: quest'anno si stanno organizzando una serie di eventi e mostre, si stanno pubblicando libri su libri su Dante (suDante - scusate la citazione al meme) e tutti, dai più piccoli ai più grandi, stiamo avendo la possibilità di conoscere meglio una delle figure più importanti al mondo che abbiamo l'onore di reclamare come nostro compatriota.


Come accennato, i libri pubblicati durante quest'anno e dedicati a Dante sono davvero tanti e la maggior parte rientrano nella categoria "saggi", ma la DeA ha voluto sorprendere tutti e rilasciare un libro un po' "fuori dal normale" se considerato il fatto che parli di una delle Opere più conosciute e importanti della storia.

Con "L'Inferno spiegato male", a mio parere, si è aperto una porta tra la grande Letteratura e il mondo dei giovani, si è costruito un ponte tra una figura così "imponente" come quella di Dante e la cultura pop che riesce ad accattivare le generazioni che vivono in questo XXI secolo.


"L'Inferno spiegato male" è un librogame (o libro-gioco, visto che siamo italiani e stiamo parlando di Dante, che, la lingua italiana, "l'ha fatta nascere", come si dice al sud), ovvero un libro che non costringe il lettore a seguire necessariamente l'ordine dei suoi capitoli o perfino a leggerli tutti, bensì dà la possibilità di crearsi un vero e proprio percorso, saltando pagine, andando avanti e indietro, scegliendo cosa e quando leggere, con un risultato diverso per ogni volta che si decide di intraprenderlo, questo viaggio.

Quale tipologia migliore di questa per un libro incentrato sul Viaggio dei Viaggi?


Dovendo recensirlo (non perché mi sia divertita parecchio, no no! Niente affatto, NON SO PERCHÉ MI STIATE ACCUSANDO DI QUESTO), ho pensato di non fermarmi a una prima lettura, ma di provare diversi percorsi, in modo da riuscire a leggere tutti i capitoli e credo che questo abbia dimostrato quanto la tipologia libro-gioco sia semplicemente perfetta per lo stile di Muzzopappa e per il genere di storia che voleva creare: nonostante qualche pagina si colleghi in maniera un po' forzata con la parte precedentemente letta, la lettura rimane ogni volta piacevole e l'idea di poter leggere più volte lo stesso libro ottenendo di fatto un libro diverso è qualcosa che mi fa ben sperare nell'avvicinamento di nuovi lettori, che possono tranquillamente decidere quanto far durare la lettura e cosa saltare o rileggere senza che la storia perda di senso. Bellissimo, no?


Altro punto decisamente a favore di questo volume è la presenza di numerosi riferimenti ad altre opere letterarie (non solo dantesche) che sicuramente incuriosiscono chi legge e magari fanno anche venir voglia di intraprendere nuove letture dopo questa.

"L'Inferno spiegato male", inoltre, si presenta benissimo sia come primo approccio al mondo dantesco (non necessariamente solo per i più giovani) sia come "esorcizzazione" per chi ha avuto modo di entrarci in contatto attraverso lo studio o la lettura.


L'ultima nota (non per importanza!) va dedicata per forza a Francesco Muzzopappa e Daw: personalmente, avevo già avuto modo di leggere e vedere qualcosa di loro, sono personaggi che già conosco e i cui nomi mi hanno convinta ancora di più a iniziare questa lettura e devo dire che non mi hanno delusa nemmeno questa volta; il tipo di linguaggio e comicità di Muzzopappa si sposa perfettamente con lo stile di Daw, anche lui molto capace di rendere divertenti i suoi disegni e di creare una sorta di "seconda storia". Gli specchietti sono probabilmente la parte più esilarante del libro (ogni volta che iniziavo un capitolo in cui c'era uno specchietto, mi facevo quasi violenza per non andarlo subito a leggere), ma anche i giochi sparsi qui e là mantengono alta l'asticella e sono decisamente un bel passatempo.


Insomma, balbettanti, da Dante, Muzzopappa e Daw non ci si poteva aspettare di meno, no?


Io, come al solito, vi lascio qui qualche link utile (tra cui quello per acquistare il volume) e vi rimando alla prossima balbettata! ;)



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