Miei balbettanti, oggi si continua con le mie letture per la O.W.L. Readathon di aprile e vi parlo de “Le assaggiatrici” di Rosella Postorino per la materia di Incantesmi, per la quale ho dovuto studiare Lumos Maxima e leggere un libro dalla copertina bianca.
Devo ammettere che si tratta di un libro che volevo leggere dall’edizione 2018 del Premio Campiello, da cui uscì vincitore, ma che non ero riuscita mai a cominciare, però posso dire che le aspettative sono state più che soddisfatte!
La storia è raccontata in prima persona dalla protagonista, Rosa Sauer, che, mentre il marito è sul fronte di guerra, entra a far parte delle assaggiatrici ufficiali di Adolf Hitler e ci mostra la sua nuova quotidianità.
Una quotidianità macchiata dal dolore, da diversi tipi di dolore e di paura, che a loro volta vengono trasmessi tramite espedienti diversi: quella di Postorino è una narrazione apparentemente distaccata, ma in realtà molto intrisa di emozioni e soprattutto ricca di commenti spontanei della protagonista, che sembra parlare a se stessa, in uno sfogo continuo che spazia dal presente al passato a presupposizioni su ciò che avverrà e su Hitler.
Ho trovato interessante non solo la figura dell’assaggiatrice, bensì anche di Hitler stesso e di come venga dipinto in maniera differente dai vari personaggi a seconda dell’approccio - diretto o indiretto - che hanno avuto col dittatore.
Lo stile permette, nonostante i temi delicati e a volte anche shoccanti, di leggere il romanzo come se le pagine scorressero da sole e si susseguissero una dopo l’altra in una danza armoniosa, lasciandoti toccare con mano la sofferenza e sorprendere dalle metafore poetiche, ma allo stesso tempo perfettamente inserite nel contesto.
Sono contentissima di aver recuperato questa lettura e vi consiglio assolutamente di seguire i miei passi!
Miei balbettanti, con questo, vi do appuntamento alla prossima e vi lascio qui un paio di link che vi potrebbero essere utili ;)
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