TITOLO: Quando Borg posò lo sguardo su Eve
AUTORE: Annarita Stella Petrino
GENERE: Sci-fi
PAGINE: 205
PREZZO: €14,25
LINK D’ACQUISTO: Amazon
TRAMA: Nella Sedicesima Primavera gli esseri umani non sono l'unica specie dominante. Dopo il cataclisma che ha quasi ucciso il pianeta, vivono sottomessi ai borg che loro stessi hanno creato quando il mondo devastato da guerre e pestilenze aveva bisogno di tornare a essere popolato. Un Governo borg e leggi borg regolamentano la nuova società, i cui ideali sembrano discostarsi di poco da quelli che avevano fatto precipitare quella vecchia. Di quei giorni è rimasto un Partito, ora l'unico tentativo organizzato degli esseri umani per riaffermare la propria autonomia. La lotta per la libertà è un cammino lungo e costellato di vittime, ed è in questo scenario che si muove Lilandra Nassir, una giovane borg erede di una potente famiglia. Nella lunga e faticosa ricerca delle proprie origini e della sua sfaccettata identità, Lilandra attraverserà il nuovo mondo borg per scoprire che la diversità fra le razze è solo dettata dall'errata convinzione di un'inesistente superiorità di una sull'altra.
Miei balbettanti, la vostra Babbling Babook torna momentaneamente dalla sua pausa per aggiornarvi su alcune ultime letture-collaborazioni: oggi vi parlo dello sci-fi gentilmente inviatomi da Annarita Stella Petrino, che ringrazio ancora.
Dalla trama, già si può avere un'idea di un paio di particolarità che caratterizzano questa storia: come prima cosa, l'originalità del world building, dove riescono a convivere borg e lunghi vestiti, tecnologia e cancelli dall'aspetto antico; come seconda cosa, rimanendo sempre sulla scia del "mix", l'unione di due generi diversi come il romance e lo sci-fi, riuscendo ad avvicinare anche i più fanatici dei fan di uno o dell'altro.
Forse negli ultimi anni si è avuta già la possibilità di leggere storie su un futuro distopico dai tratti simili a questo, con riferimenti sia al futuro che al passato, con tinte romantiche oltre che fantascientifiche, ma ciò che mi ha colpita di questa storia in particolare è l'audacia di scrivere di personaggi non umani e la capacità di descrivere in maniera molto suggestiva le ambientazioni in cui le vicende si svolgono.
Altro punto importante e che tengo a far presente in questa recensione è che ciò che rimane alla fine della lettura del libro non è quello che ci si potrebbe aspettare, ma io personalmente l'ho apprezzato di più: se ci si aspetta che siano protagonisti della storia avventura, azione, romanticismo nella sua definizione più pura e comune, ci si sbaglia (o almeno io l'ho interpretata in questa maniera); ciò che traspare dalle parole, ciò che resta dopo aver terminato l'ultima frase dell'ultima pagina è sì l'ambientazione, è sì il world building, è sì l'innamoramento, ma sicuramente la cosa che più poi fa pensare e riflettere è la presenza di diverse tematiche e conseguenti messaggi che l'umanità dovrebbe considerare scontati, ma che in realtà non riesce ancora a rendere propri.
Perché è proprio l'amore a mandare in panne un sistema così apparentemente ben formato e studiato? E perché l'umanità continua a illudersi di potersi affidare esclusivamente alla logica anche quando le carte in tavola hanno bisogno di un fattore in più per essere ben giocate? Perché non ci sorprende leggere di un mondo in cui l'umanità ha continuato a danneggiare il proprio pianeta e se stessa, fino ad arrivare a creare un ambiente ostile da più punti di vista, a partire da quello sociale?
È davvero la presenza dei borg e l'inefficacia di un qualcosa basato sulla sola logica il vero pericolo? O lo è la costante incapacità dell'essere umano di trovare facilmente il vero sé?
Sono molto contenta di aver avuto la possibilità di leggere questa storia, ringrazio ancora di cuore l'autrice (su Instagram la trovate col nickname di @annarita_stella_petrino) e spero di aver convinto anche voi a darle una possibilità!
Come sempre, vi lascio qualche link utile. Alla prossima balbettata! ;)
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