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#ReviewParty "Daydreamer - Le Ali del Sogno": la serie che è diventata libro


Miei balbettanti, buonsalve! Oggi, si cambia del tutto genere, ma si rimane sempre a casa Mondadori: per l'evento di Eynys Paolini Books, oggi recensisco "Daydreamer - Le Ali del Sogno" (link Amazon affiliato), scritto e pubblicato cavalcando l'onda del successo dell'omonima serie tv turca.

Quando ho saputo dell'uscita e dell'organizzazione dell'evento, non me lo sono fatta scappare per due semplici motivi:

1) a me piacciono questo tipo di storie dolci e divertenti, mi fanno sentire spensierata e, allo stesso tempo, mi rendono curiosa di come i vari intrecci andranno a risolversi;

2) mia madre mi avrebbe diseredata, in quanto responsabile della mia conoscenza delle serie tv turche e fan accanitissima di tutte quelle finora uscite (nominatene una, lei l'avrà già vista in lingua)!


Prima di arrivare al cuore della recensione, ecco a voi la trama:

Questa è una storia di sognatori, due spiriti liberi che il destino fa incontrare per caso.

Sanem ha due sogni: diventare una scrittrice e uscire dai confini del suo quartiere per volare alle Galapagos. Can ha un solo grande desiderio: essere libero dai doveri che la famiglia gli impone e volare per il mondo come un albatros, per fotografarne gli angoli più nascosti. Un incontro al buio, un bacio rubato sulla scia di un profumo indimenticabile cambierà per sempre il loro destino.

Sotto il cielo incantato di Istanbul, tra i suoi mille profumi e colori, Sanem e Can saranno travolti dall’amore che provano l’uno per l’altra. Ma giochi di potere, bugie e ricatti sembrano tenerli lontani e rovinare il loro sogno. Riusciranno a realizzare la loro favola d’amore e volare, insieme, per sempre?

“L’albatros.

Se vivi alle Galapagos lo puoi vedere, vola alto e solitario sopra l’oceano. È bellissimo. Trascorre quasi tutta la sua vita in volo. È maestoso e possente, con le sue ali enormi. Fluttua a lungo nell’aria, senza batterle mai. Non ore o giorni: vola per mesi. Si posa sulla terraferma solo per trovare una compagna e, una volta che l’ha trovata, vive con lei, insieme, per sempre.

Volano e migrano per il resto della vita.”


Primo punto del giorno: non si tratta di un romanzo autoconclusivo.

L'avevo immaginato sia perché è stato pubblicizzato come "primo romanzo" sia perché la storia della serie è molto articolata e un solo libro non avrebbe potuto contenerla tutta.

È proprio dall'articolazione della trama che vorrei partire in questa recensione: conoscendo già la storia, sono stata sia avvantaggiata perché era difficile lasciarmi confusa dopo alcuni paragrafi sia svantaggiata perché avevo un termine di paragone su cui basarmi; sono stata piacevolmente sorpresa dalla presenza di alcuni paragrafi dedicati ai pensieri di personaggi diversi da Sanem - cosa che nella serie è molto difficile che avvenga -, alcune parti aggiunte rispetto agli episodi televisivi, ma, in compenso, ci sono alcuni passaggi che, a mio parere, sono stati velocizzati un po' troppo.

Nella serie, si ha modo di metabolizzare in maniera più lenta e realistica i sentimenti dei protagonisti, alcuni avvenimenti vengono fatti vedere per bene, mentre, nel libro, capita a volte che ci siano dei mini-riassunti di queste parti che non sempre riescono a spiegarle al meglio. Inoltre, alcuni personaggi vengono descritti in maniera accurata attraverso le loro azioni, mentre altri ricevono una descrizione iniziale dallo stile un po' semplicistico e poi sembra essere dato per scontato che il lettore li conosca già per via della serie.


Nonostante, però, questi difetti sparsi un po' qua e là e qualche frase un po' - lasciatemi passare il termine - banale che spezza il ritmo dello stile, quest'ultimo ha reso la lettura piacevole ed estremamente scorrevole; non mi capitava di leggere così tante pagine all'ora da non so quanto tempo, sembrano scivolare senza che il lettore se ne accorga e questa cosa non può far altro che rendermi contenta della mia scelta.


Spero che, col secondo libro, quei difetti di cui vi parlavo prima vengano evitati e anche l'editing venga affinato, perché sicuramente continuerò con la lettura, che mi ha sorpresa non solo per lo stile narrativo, ma anche per la maniera in cui vengono descritti i luoghi (io che sono stata ad Instambul ho avuto l'impressione di ritornarci) e in cui ti ruba delle vere e proprie risate!


E voi? Conoscete questa storia? Cosa ne pensate?


Prima di salutarvi, vi lascio qui qualche link utilissimo e un'immagine per prendere nota di chi altro ha partecipato a questo evento... Alla prossima balbettata ;)





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