Ben ritrovati, miei balbettanti! Oggi sono qui per festeggiare con una bella recensione il primo anniversario di “Delicato è l’equilibrio” di Alice Chimera, che ringrazio per la copia digitale.
Bando alle ciance e cominciamo subito:
TITOLO: Delicato è l’equilibrio
AUTORE: Alice Chimera
GENERE: Fantasy
CASA EDITRICE: La Ponga Edizioni
COLLANA: Tanto è fantasy
DATA D'USCITA: 25 ottobre 2019
LINK D'ACQUISTO: Amazon
TRAMA: L'Equilibrio è la legge, il meccanismo che fa funzionare la realtà, grazie a un complesso sistema di pesi e contrappesile cui regole sono scritte nell'essenza stessa delle cose. Ma l'Equilibrio è delicato, e basta poco a comprometterlo. Nina lo sa, perché è una lucubrante, una persona molto speciale, come ce ne sono poche al mondo, incaricata di preservarlo a ogni costo, facendo in modo che il conto dei vivi e dei morti continui a tornare, mentre aiuta le anime dei trapassati ad accettare il loro destino. Nina però è stanca, e cerca qualcuno che prenda il suo posto.
Questa persona è Laura, una giovane lucubrante a malapena consapevole della sua natura, e del tutto ignara delle minacce che si profilano sul suo cammino.
Devo ammettere di averci messo un po’ per leggere questo libro: in questo periodo, complice il fatto di dover leggere tanti libri uno dopo l’altro per i vari eventi e il fatto di dividermi la giornata tra lavoro e studio, mi sento parecchio stanca, lenta e a volte difficile da interessare subito.
Tuttavia, piano piano, sono riuscita ad addentrarmi nella storia e, sicuramente, in un periodo più tranquillo, sarei riuscita a leggerla in maniera più scorrevole.
L’elemento che più mi ha fatto continuare a leggere è stato il personaggio di Nina: la storia è raccontata da due punti di vista, ovvero quello di Laura, lucubrante alle prime armi, e quello di Nina, più esperta e sua guida; sè con Laura non è scattata la scintilla, Nina e il suo passato, invece, sono riusciti a incuriosirmi e a farmi provare più empatia.
Un romanzo autoconclusivo di cui, in molti punti, ho apprezzato più il lato descrittivo che quello narrativo, perché più suggestivo, “Delicato è l’equilibrio” si mostra, di fondo, parecchio originale, anche se pecca di qualche difettuccio.
Il worldbuilding (anche se non parliamo propriamente di un mondo fantastico, bensì del nostro mondo popolato anche da persone speciali) è interessante, però, specialmente all’inizio, appare un po’ confuso ed è difficile capire subito ciò di cui parlano i personaggi; bisogna aspettare un po’ per entrare nell’ottica dei lucubranti e capirne i poteri, come ci vuole un pochino anche per avere un’idea del genere dell’opera, visto che i primi capitoli, ad eccezione del prologo - che ho trovato particolarmente intrigante - sembrano quasi del tutto quelli di un romanzo realistico.
Parlando dei capitoli, questi sono brevi e il più delle volte il passaggio da uno all’altro mi è sembrato un po’ frettoloso o comunque non abbastanza “netto”, e la stessa sensazione, l’ho avuta col finale della storia, che preferito fosse finito con l’ultima frase di Laura (nonostante abbia legato molto di più col personaggio di Nina). La narrazione è distinta tra quella dal punto di vista di Laura, più aperta sugli aspetti del passato, e quella dal punto di vista di Nina, più misteriosa; se, a primo impatto, Laura appaia più emotiva e Nina più austera, è la seconda che, a mio parere, riesce ad emozionare e a trasportare maggiormente chi legge, anche se, lo stile vero e proprio, l’ho visto cambiare di più nel modo di parlare che nella narrazione pura.
Oltre al mistero attorno al passato di Nina che mi ha spinta a voltare virtualmente le pagine, c’è stato un discorso in particolare che mi ha colpita e fatto capire che, nonostante la stanchezza e il quasi blocco del lettore, valesse la pena continuare: il discorso sull’Equilibrio. Inserirlo poco dopo l’inizio del romanzo, visto che tutto di questi lucubranti è ancora confuso e sconosciuto, è stata, almeno per me, una scelta molto azzeccata e dà un’idea di quella che sarà l’atmosfera dell’intera storia.
Se, invece, devo pensare a qualcosa che mi tentava dal rimandare la lettura, mi vengono due cose in mente: l’ambiguità del personaggio di Diego e del rapporto con Laura (ma non vado oltre sia per non farmi venire il mal di testa sia perché non voglio spoilerare nulla) e la formattazione molto scomoda della versione Kindle.
Non so se si sia trattato di un problema solo mio, ma il file era quasi illeggibile, con parti in corsivo casuali (perché non penso l’autrice abbia messo paragrafi, frasi o addirittura parole per metà in corsivo e per metà no), capitoli tutti attaccati, l’impossibilità di vedere l’indice senza andare a fine libro, la legenda finale di termini che, però, non vengono indicati all’interno dei capitoli... è un peccato “rallentare” così un libro che, altrimenti, visti i capitoli anche brevi, scorrerebbe molto di più.
A parte questo, però, avrei certamente preferito poterlo leggere in un periodo più propositivo per il mio animo da lettrice, tuttavia, non mi pento assolutamente di averlo letto e faccio i miei sinceri complimenti ad Alice per questo suo lavoro e per il primo anno di pubblicazione!
Prima di salutarvi, vi lascio qui un po’ di link utili e un bel banner con tutte le date dell’evento… Alla prossima balbettata!
