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#ReviewParty “Falce”, Neal Shusterman


Miei balbettanti, eccoci già di nuovo qui per una recensione e, indovinate un po’? Oggi vì parlo di un libro:

  • edito Mondadori

  • uscito il 19 maggio

  • fantasy ambientato in un futuro distopico (anche se molto più vicino a noi che in altre storie)

  • al centro di un review party a cui questa stessa mia recensione partecipa


Coincidenze? Io non credo!

Pensate un po’, è anche il primo di una trilogia! Mmmh...


A parte gli scherzi, approfitto di questa occasione per sperimentare diverse tipologie di articolo e per ringraziarvi di seguirmi in questa moltitudine di eventi.


Ora, però, ciancio alle bande: diamo il via alla recensione!


Ultimamente, sto cercando di impostare le recensioni in maniera sempre differente, per vedere quale degli stili mi si addice di più e quale voi balbettanti apprezzate maggiormente e, per “Falce” di Neal Shusterman, ho pensato di evitare spoiler (essendo il libro uscito da pochissimi giorni) e di aprire le danze con la trama rilasciata dalla casa editrice, per poi dirvi un po’ la mia.


TRILOGIA DELLA FALCE

VOLUME 1

FALCE


Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l’umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori.

A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un’immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti.

Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare.

Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l’efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere “spigolato”. In termini meno poetici: ucciso.

Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.

Perché considerare questo romanzo distopico, se il futuro di cui parla è un futuro senza malattie, guerra, morte? Il male, il dolore sembra essere stato del tutto sconfitto, perché non si parla di paradiso? Beh, penso che sia proprio questo lo scopo del romanzo (vedremo se lo sarà anche della trilogia nella sua interezza): davvero il nostro problema è la morte? La figura dittatoriale presente non è nemmeno cattiva, anzi! Allora, cosa ci fa guardare di sottecchi questo mondo?

Beh, penso che Citra e Rowan, i due giovani protagonisti, possano darne un’idea: le falci sono il problema.

È vero, è necessario tenere a bada la crescita demografica, ma è il loro modus operandi a mettere i brividi, il loro farsi portatrici di morte in una maniera così naturale, tra l’apatia e il sadismo; ecco, ciò che fa paura di questo mondo sono le falci e il fatto che loro - e la gente in genere - possa dimenticarsi di provare dolore e, quindi, empatia.


Lo stile della narrazione è quasi sempre molto scorrevole, con capitoli più intriganti di altri, ma mai pesanti, anche perché la penna di Shusterman sembra voler andare subito al sodo - proprio come le sue falci -; più che altro, ciò che ho particolarmente apprezzato è la scelta di alternare i capitoli agli stralci dei diari delle spigolature, che, non solo aiutano ad avere un’idea generale del mondo in cui ci troviamo, bensì rendono più incalzante e meno banale il ritmo della storia.


Interessanti sono i temi che vengono presentati ai lettori - per lo più young adult -, ma soprattutto lo è la maniera in cui vengono trasmessi, una maniera mai schietta, ma quasi astuta: il romanzo si alterna tra dialoghi espliciti e senza mezzi termini e situazioni ambigue e sottintese. Gli stessi protagonisti risultano delle perfetti candidate falci per il fatto che non vogliano diventarlo (nonostante i vantaggi sarebbero molteplici).


Un libro che riesce sia a intrattenere che a far riflettere; sicuramente un buon inizio per una nuova trilogia in libreria!




Bene, miei balbettanti! Fatemi sapere se vi piace anche questa modalità di recensione e, soprattutto, se siete incuriositi da questo romanzo; io, nel frattempo, vi lascio qui sotto un po' di link che vi potrebbero essere utili e dei promemoria per le recensioni di questo evento: fatene buon uso e... alla prossima!





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