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#ReviewParty L'eredità di Carlos Ruiz Zafón: "Il gioco dell'angelo"

Aggiornamento: 23 feb 2021


Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l'occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona ora familiare, più spesso sconosciuta e inquietante, dai cui angoli fanno capolino luoghi e personaggi che i lettori de "L'ombra del vento" hanno già imparato ad amare. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore - scrivere un'opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell'umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria.


Balbettanti, bentornati in questo viaggio nella famosa tetralogia firmata Zafón! Per il secondo appuntamento, ovviamente, parliamo de "Il gioco dell'angelo"!


Come sapete, "L'ombra del vento" mi aveva conquistata per i suoi personaggi veri e i riferimenti continui alla letteratura e all'architettura di Barcellona, oltre che per l'atmosfera misteriosa e l'intreccio perfetto di diverse storie; questa volta, anche se per motivi in parte diversi, posso confermare nuovamente la mia ammirazione verso questo autore.


Forse questa volta i personaggi sono più intrisi di un'aura speciale, spesso essa stessa misteriosa, ma ce ne sono diversi che sono strettamente collegati con "L'ombra del vento", dettaglio che mi ha fatta sorridere più di una volta: la vicenda di David è ambientata prima di quella di Daniel, ma comunque c'è più di un filo che lega le loro vite, nonostante non si siano mai visti. Il modo in cui Zafón è riuscito a rendere il tutto così sorprendentemente e insieme plausibilmente collegato non smetterà mai di stupirmi e di farmi venire voglia di continuare a scoprire altri pezzi del puzzle.

Qui probabilmente la nota sovrannaturale è più forte e il protagonista, ad un certo punto, è così scorbutico da diventare antipatico persino a chi legge, ma non per questo le pagine non si lasciano sfogliare con avidità.

Ancora una volta, i capitoli si riempiono di citazioni alla letteratura e all'architettura, in questo caso particolare, a Gaudí, i cui progetti si sposano sicuramente alla perfezione con quella che è l'ambientazione e l'andamento del romanzo, che affascina e allo stesso tempo incute quel pizzico di timore proprio attraverso quella nota sovrannaturale di cui vi parlavo prima.


Immancabile la trama drammatico-romantica con cui Zafón sembra saper giocare più che bene, rendendola sì originale, ma permettendo anche a chi legge di immedesimarsi con estrema facilità nelle sofferenze dei personaggi, nei sentimenti forti, struggenti e spesso anche volubili: la prima persona trasmette in maniera naturale e spontanea i suoi stati d'animo, attraverso non solo la narrazione, bensì anche e soprattutto attraverso i dialoghi, che diventano secchi quando il protagonista è arrabbiato, lenti quando è riflessivo, poetici quando è romantico.


Come sapete, ho preferito acquistare l'edizione in copertina flessibile per poter leggere in maniera più comoda dal cartaceo (eh, lavorare al pc per tutto il giorno significa anche non volerne sapere degli ebook, purtroppo!), però non potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di ammirare le illustrazioni dal file digitale inviatomi dalla Mondadori: i vicoli, las Ramblas, la Sagrada Familia, i dettagli architettonici... forse ancora più del primo libro, qui mi è sembrato di tornare per davvero a Barcellona, anche se, credetemi, Zafón non ha bisogno delle foto per rendere visiva la sua penna.

Ovviamente, il mio desiderio di avere tra le mani questa versione anticata e illustrata della tetralogia de Il Cimitero dei Libri Dimenticati diventa sempre più grande anziché diminuire, ma questo è inutile anche che ve lo dica!


Ora mi chiedo se il prossimo libro tornerà ancora più indietro nel tempo o farà un salto avanti, se ritroverò David o Daniel o se ci saranno personaggi solo ed esclusivamente nuovi, se il sovrannaturale sarà ancora più accentuato o si attenuerà... Lo scopriremo insieme tra un mese!


Voi avete letto qualche opera di questo grande autore? Cosa ne pensate?

Come sempre, vi rimando alla prossima balbettata e vi lascio qui degli utilissimi link! <3

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