Miei balbettanti! Oggi torno a deliziarvi con questo magnifico Review Party! Facciamo un piccolo riepilogo prima di cominciare, vi va?
Il 19 maggio, in contemporanea mondiale, la Mondadori regalerà ai lettori Tributi italiani l'opportunità di leggere l'attesissimo prequel di "Hunger Games", una delle saghe più amate: "Ballata dell'Usignolo e del Serpente", che Suzanne Collins ha deciso di ambientare durante i 10i Hunger Games.
Per festeggiare questo bellissimo evento, si è deciso di organizzare un grandissimo Review Party non solo del nuovo arrivato, bensì di tutta la saga, per rispolverarla un po' ed emozionarci ancora una volta grazie alla sua bellissima storia o, per chi non l'ha ancora letta - cosa state aspettando? -, per scoprirla e innamorarsene proprio come abbiamo già fatto noi e continuiamo a fare ogni volta che ne sfogliamo le pagine o ne guardiamo le trasposizioni cinematografiche.
La Collins ci ha regalato tre fantastici libri:
- Hunger Games
- Catching Fire (in Italia, La ragazza di fuoco)
- Mocking Jay (in Italia, Il canto della rivolta)
In questo articolo, vi ho parlato del primo capitolo della saga (andate a recuperarlo, se ve lo siete persi), quindi, adesso è la volta del secondo e cioè:
CATCHING FIRE / LA RAGAZZA DI FUOCO
Come detto l'ultima volta, molti di voi conoscono già a memoria la trama di questo libro, però abbiamo detto che questo Review Party serve anche a far conoscere questa storia a chi non le ha ancora dato un'opportunità (cosa aspettate?), quindi, anche questa volta, ricapitoliamo un po' quello che succede in questo libro (senza fare troppi spoiler).
Ci siamo lasciati con il ritorno a casa di Peeta e Katniss, i primi tributi nella storia di Panem che siano riusciti a sopravvivere in coppia agli Hunger Games. Tuttavia, per loro non è ancora del tutto finita e sono costretti a rivivere i tragici momenti passati in Arena non solo nei loro incubi, bensì anche attraverso il Tour della Vittoria, un viaggio che, partendo dal loro distretto, arriva fino a Capitol City, passando prima per tutti gli altri distretti: è un viaggio duro e i loro discorsi sono difficili da gestire, soprattutto per via delle rivolte che si stanno avendo nei distretti più poveri e per la mancata fiducia riposta dal presidente Snow in Katniss e nel suo finto amore per Peeta. Katniss, infatti, per non mettere in pericolo i propri cari, promette a Snow di dimostrare a tutta Panem che il loro gesto alla fine dei giochi fosse solo un atto d’amore estremo e non l’inizio di una rivolta, ma il presidente non è molto incline a farsi convincere e approfitta della 3ª Edizione della Memoria - i 75i Hunger Games - per sbarazzarsi una volta per tutte dei principali nemici del governo: i vincitori delle precedenti edizioni.
Peeta e Katniss si troveranno ancora una volta nell’Arena, questa volta contro esperti del combattimento, vincitori ormai amici da una vita tra loro e persone così indifese da far pena: sarà difficile trovare degli alleati di cui fidarsi, ma le circostanze porteranno i due a trovarsi meno soli di quanto si aspettassero, costretti ancora una volta a fingersi innamorati... o qualcosa sta cambiando nel cuore di Katniss? Sarà la buona occasione per far cessare le rivolte dei distretti o sarà l’inizio di qualcosa di più grande?
Anche in questo caso, penso di aver già detto troppo della trama e non voglio andare oltre o rischio di spoilerarvi troppo e sarebbe un peccato, perché questo libro è ancora più ricco di avvenimenti del primo, di azione e introspezione insieme, di crescita dei personaggi e riferimenti politici: è il degno successore del primo capitolo della trilogia e abbatte tutti gli stereotipi del “libro di mezzo”, quello di transizione, poiché Catching Fire, come suggerisce il suo titolo in lingua originale, non è altro che lo scoppio di un vero e proprio incendio, l’inizio di qualcosa di grande e l’intero romanzo non è altro che una gradax crescente di emozioni, pathos, rabbia e determinazione.
I personaggi che conoscevamo già sono cambiati, anche quelli che avevamo salutato prima dei giochi, sono cresciuti, maturati, hanno perso una parte di sé, hanno imparato qualcosa di nuovo e hanno sofferto; il mondo in cui Katniss ci accompagna non è più quel mondo visto con gli occhi di una sedicenne, è un mondo di cui non ci si può fidare, in cui l’unica certezza è costituita dagli incubi che tormentano il sonno dei due vincitori ogni notte, è un mondo in cui perfino voler bene a qualcuno diventa pericoloso e la Collins trasmette alla perfezione gli stati d’animo sofferenti dei suoi protagonisti, la voglia di andare oltre, ma anche di non dimenticare, la paura di perdere i propri cari, come riesce anche a trasmettere in maniera precisa un messaggio di tipo più politico, un messaggio che aizza contro ogni tipo di sopruso, di dittatura, di discriminazione, un invito a guadagnarsi la propria libertà, anche quando si crede di possederla già.
In più, questo è il libro in cui perfino il personaggio di Effie inizia a cambiare e non posso che adorarlo!
Catching Fire è un libro che ti dà adrenalina,
che ti fa soffrire e aver voglia di combattere allo stesso tempo: è forza, coraggio, determinazione e tutti dovrebbero leggerlo e, oggi più che mai, dopo la polemica nata sulla presunta (e falsa come le storie di Gilderoy Allock) inferiorità del genere fantasy, #sonofieradiamareilfantasy e vi invito a recuperare o rileggere questa saga tanto bella quanto significativa!
Miei balbettanti, vi lascio qui un po' di link che vi potrebbero essere utili e dei promemoria per le recensioni di questo evento: fatene buon uso!
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